Le Muse erano custodi della cultura e delle arti, perciò danno il nome a questa rubrica, che potrete leggere ogni martedì. All’interno forniremo consigli e approfondimenti attorno a temi di letteratura, cinema e musica.

Oliva Denaro: vincitrice di libertà

Siamo nella Sicilia degli anni ‘60, in un piccolo paesino dove il vecchio articolo 544 del codice penale è applicato frequentemente. L’articolo prevedeva che l’autore di un reato sessuale potesse estinguerlo, e quindi evitare una condanna, contraendo matrimonio con la vittima, spesso minorenne. Lo stupro era in quegli anni ancora considerato oltraggio alla morale e non reato contro la persona, per cui il matrimonio era la soluzione che permetteva di “riparare” l’offesa. E la richiesta veniva proprio dalla famiglia della vittima, che nel matrimonio vedeva l’unico modo di ripristinare l’onore fortemente compromesso. Ed è proprio su questo che si incentra il libro Oliva Denaro, dove l’omonima protagonista si rifiuta di accettare questa legge e le parole che la madre le ripete dalla nascita: “La femmina è una brocca: chi la rompe se la piglia”.

La madre, all’interno del racconto, rappresenta la tradizione dell’epoca per quello che riguarda l’universo femminile; è una donna che ama sua figlia ed è convinta di fare il suo bene proteggendola da sguardi indiscreti e dalle malelingue dei suoi compaesani. Ma Oliva queste dinamiche non le capisce e non le condivide: vive in libertà tra rane e lumache, ama studiare e quando è in difficoltà ripete tra sé le declinazioni latine; Oliva vorrebbe essere maschio come il suo gemello Cosimino, al quale è permesso fare tante più cose di lei. Il padre invece è un uomo di poche parole, che si limita ad assecondare la figlia: vuole che la ragazza si affermi con le proprie convinzioni e che sia felice, e per assicurarsene la tiene sotto la sua ala.

La storia non è unicamente frutto della fantasia di Viola Ardone, l’autrice: non è reale solo lo sfondo storico ma anche gli eventi e la protagonista, che però si chiama Franca Viola, la prima donna ad opporsi all’articolo 544. In seguito al suo processo, l’articolo verrà abrogato nel 1981, con l’abolizione del matrimonio riparatore, ma bisognerà aspettare il 1996 per vedere lo stupro legalmente riconosciuto come reato contro persona e non più alla morale.

È una storia coinvolgente che racconta in prima persona le emozioni e i pensieri di una ragazza come tante altre, che come tante sarebbe stata costretta a subire in silenzio ma che per prima andrà invece contro le regole e le ingiustizie con determinazione, alla ricerca ostinata del suo posto nel mondo.

a cura di Laura Coghe


Immagine di brgfx su Freepik

Leggi anche le puntate precedenti:

Quentin Tarantino: il genio del cinema

Eddie Van Halen: una svolta nella storia dei chitarristi