Le Muse erano custodi della cultura e delle arti, perciò danno il nome a questa rubrica, che potrete leggere ogni martedì. All’interno forniremo consigli e approfondimenti attorno a temi di letteratura, cinema e musica.

Quentin Tarantino: il genio del cinema

Quentin Jerome Tarantino, nome completo del genio del cinema Quentin Tarantino, nasce nel Tennessee il 27 marzo del 1963. Il padre Tony lavora nel mondo del cinema, ma non è certo la sua ispirazione, perché lo abbandona addirittura prima della nascita. Tarantino ha buonissimi rapporti con il patrigno Curt Zastoupil, che lo porta a vedere il suo primo film: Bambi. Il regista in futuro ammetterà che quel film è l’unico che l’abbia mai fatto spaventare. La sua prima vera sceneggiatura è “My best friend birthday”, un film che non ha successo per il budget bassissimo e una parte della pellicola bruciata, motivi che spingono Tarantino ad abbandonare il progetto.

Nel 1992 debutta con il primo film da lui scritto e diretto, “Reservoir Dogs” (in italiano “Le Iene”), un’opera che abbiamo potuto apprezzare nelle sale cinematografiche grazie anche a Monte Hellman, l’uomo che riesce a trovare i finanziamenti per il film, reso un capolavoro da Tarantino con una sceneggiatura incredibile. Il suo secondo film è “Pulp fiction”, scritto grazie al successo della prima pellicola; subito diventata una pellicola di culto, ha un budget più ampio, che permette a Tarantino di ingaggiare attori come Samuel L. Jackson, John Travolta e Bruce Willis. Da ricordare anche il film thriller “From dusk till Down”, pellicola dove l’ormai celebre si cimenta come attore protagonista insieme a George Clooney. Nonostante il film non sia diretto da lui, Tarantino comincia ad acquisire un sempre maggiore successo.

Tarantino scrive altri film divenuti celebri, come “Kill Bill” nel 2003, “Inglourious Basterds” nel 2009 e la sua pellicola più recente, “Once upon a time in Hollywood” nel 2019. Vince ben 3 Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 1995, nel 2010 e nel 2013, 3 per il miglior regista nel 1995, nel 2010 e nel 2020, e altri tre per il miglior film nel 1995, nel 2010 e nel 2013.

a cura di Riccardo Schirru


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