La rubrica che dà voce al personale del Gramsci-Amaldi, intervistato dalla redazione.


Tra calcoli e canto: intervista alla professoressa Basciu

Per questa settimana, l’intervista è stata fatta alla docente Claudia Basciu, insegnante del liceo. Come leggerete, sono emerse alcune curiosità poco note anche ai suoi alunni e alunne.

– Che materia insegna?
C.Basciu: “Matematica e fisica in varie classi, sia al biennio che al triennio“.

– Da quanti anni insegna?
C.Basciu: “Dal 2003, cioè quasi 20 anni“.

– Com’è stato il suo primo giorno di lavoro?
C.Basciu: “Ero impaurita, molto impaurita, perché il passaggio dai banchi di studio universitari alla cattedra liceale di fronte agli studenti non è la stessa cosa: un conto è ripetere per gli esami, un altro è spiegare cercando di attirare l’attenzione dei ragazzi“.

– Le è piaciuta sin dall’inizio la materia che insegna o ha avuto qualche difficoltà?
C.Basciu: “Detta in breve, sì“.

– Ha pensato sin da subito di diventare professoressa?
C.Basciu: “Fin dalle elementari mi porto dietro il voler insegnare matematica, quindi essere qui per me è un traguardo, oltre che una conferma del piacermi la materia“.

– Faceva altri lavori prima della professoressa?
C.Basciu: “Tranne ripetizioni private, nessun altro oltre all’insegnante“.

– Andava bene a scuola? Com’era il suo rapporto con i suoi docenti?
C.Basciu: “Non ero la cosiddetta “cranio”, ma me la cavavo tranquillamente, grazie alla mia voglia di imparare e prediligendo le materie scientifiche. Va detto che con i professori il rapporto era diverso rispetto a quello moderno: rigido e austero, dato che l’insegnante di prima era più freddo se comparato a oggi e soprattutto non c’era la confidenza e disponibilità attuale“.

– Ha avuto problemi con i suoi compagni di classe?
C.Basciu: “Assolutamente no, eravamo uniti e non abbiamo mai avuto grossi problemi; unico neo era l’essere pendolare, come la maggioranza dei miei compagni, che non consentiva di vederci quasi mai al di fuori dell’ambito scolastico“.

– Qual era la materia che le piaceva di meno?
C.Basciu: “Quasi paradossalmente, dato l’uso anche in questo caso della logica, il latino, specie la grammatica e le traduzioni, mi dava non poche noie; la letteratura, al contrario, era piacevole. Le lacune sono dovute principalmente alle medie, poco istruttive per la grammatica italiana; rivedendole oggi, le regole latine non sono così ostiche“.

– Cosa fa nel tempo libero?
C.Basciu: “Adoro cantare, mi rilassa ed è una valvola di sfogo da tutto, mi fa sentire felice. Questa mia passione mi ha portato a proporre un corso PON, durante quest’anno scolastico, di coro gospel, di cui sono la tutor insieme ad un’esperta esterna alla scuola; noto come tutti i partecipanti (per lo più ragazze, ma con una piccola presenza di voci maschili) hanno preso a cuore e con impegno il corso“.

– Al di là dell’insegnare, quali sono le sue passioni?
C.Basciu: “In primis il mare, in secondo luogo i lavoretti manuali, che siano essi complessi o meno, grandi o piccoli non ho differenze; attività come la pittura e il disegno sprigionano in me quella parte di cervello non analitica che è a riposo mentre lavoro quotidianamente“.

– Se dovesse descriversi con degli aggettivi, come si descriverebbe?
C.Basciu: “Onesta, sensibile, pignola e irascibile talvolta (N.d.R.: a seconda del contesto, sebbene siano rari i casi in cui l’ho vista veramente irata)“.

– C’è una frase che le è rimasta impressa e che tiene a mente?
C.Basciu: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”, è un mantra di vita, che cerco di insegnare a mia figlia e che mi porto come insegnamento di tutti i giorni a scuola e per me stessa, poiché tendo a vedere in retrospettiva tutto ciò che mi accade“.

a cura di Francesco Contu


Leggi le puntate precedenti:

“La voce del Signor Mauro”

“Intervista alla professoressa Ruggeri”