La rubrica che dà voce al personale del Gramsci-Amaldi, intervistato dalla redazione.


La capacità di entrare in empatia con gli altri: intervista alla professoressa Vaccargiu

Con l’arrivo del venerdì arrivano anche le interviste per la rubrica Voci di Corridoio e per questa settimana è stata intervistata la professoressa Cinzia Vaccargiu, insegnante di religione del biennio e del triennio. Con questa intervista riusciremo a scoprire qualcosa in più di un’insegnante che non è solo questo, ma una persona dolce ed empatica con il prossimo.

-Che materie insegna?

C.V.: “Io insegno religione”.

-Da quanti anni insegna?

C.V.: “Precisamente 17”.

-Le è piaciuta sin da subito la materia che insegna adesso o ha avuto qualche difficoltà?

C.V.: “Nessuna difficoltà e nessun dubbio, solo certezze. Se avessi la possibilità di riprendere tutto il mio percorso, ripeterei tutto”.

-Com’è stato il suo primo giorno di lavoro?

C.V.: “Il primo giorno di lavoro è stato molto emozionante, sinceramente avevo un pochetto di ansia come credo per tutte le attività che vengono svolte per la prima volta, quindi mi sentivo impaurita. Con il passare del tempo ho rotto il così detto ghiaccio”.

-Ha pensato sin da subito di diventare un’insegnante?

C.V.: “Sin da subito non lo so, però ho sempre avuto la passione per i giovani”.

-Faceva altri lavori prima di questo?

C.V.: “Sono sempre stata una studentessa che ha fatto anche qualche altro lavoro, come assistenza a persone anziane e bambini. Nel complesso conciliavo studio e lavoro”.

-Andava bene a scuola? Com’era il suo rapporto con i docenti?

C.V.: “Io ho sempre amato la scuola ed ero abbastanza brava, mi impegnavo molto. Il mio rapporto con i docenti è sempre stato abbastanza buono; ci sono state alcune difficoltà, ma questo è totalmente normale”.

-Ha avuto dei problemi con i compagni di classe?

C.V.: “No, eravamo un gruppo abbastanza affiatato, anche se ero vista come quella che non voleva uniformarsi al resto”.

-Qual era la materia che le piaceva di meno?

C.V.: “Le materie scientifiche”.

-Cosa fa nel tempo libero?

C.V.: “Quando ero più giovane mi dedicavo all’attività sportiva, mentre adesso preferisco concentrarmi su impegni sociali e catechismo”.

-Quali sono le sue passioni?

C.V.: “La lettura principalmente, ho qualche libro che non riesco a leggere e questo non mi piace”.

-Come si descriverebbe con degli aggettivi?

C.V.: “Non lo so sinceramente, è più facile quando te lo dicono gli altri. Io spero che le persone mi possano vedere simpatica ed empatica”.

-Una frase che le è rimasta impressa e che tiene a mente?

C.V.: “Questa è una frase che mi ha detto uno studente: Prof, lei ha figli? Io risposi di no e lui a sua volta disse: Non si preoccupi prof, lei è la madre di tutti gli studenti di questa scuola”.

Intervista a cura di Valentina Usai


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