Le Muse erano custodi della cultura e delle arti, perciò danno il nome a questa rubrica, che potrete leggere ogni martedì. All’interno forniremo consigli e approfondimenti attorno a temi di letteratura, cinema e musica.


Storie di sognatori

«La sua immaginazione infuria; una vita nuova scintilla affascinante davanti ai suoi occhi; un nuovo sogno, una nuova felicità, si concretizzano davanti a lui; in poche parole, ha ingoiato una nuova dose di quel veleno raffinato e dolcissimo chiamato sogno».
Le notti bianche, Fedor Dostoevskij

È così che il sognatore si introduce in terza persona alla sua amata Nasten’ka, rivelando la sua vera natura.

Lui è fisicamente presente, ma non mentalmente. La sua vita scorre altrove. Lui viaggia, salta di luogo in luogo, verso terre lontane, amori sconosciuti, sensazioni nuove. La mente è la sua unica casa: insieme a lei scorre il tempo, mascherando la vita meschina a lui destinata, a tal punto da non riuscire più a distinguere le due realtà. Lui vive nel sogno, lo trasmette intorno a lui, lo percepisce nelle piccole cose della vita, come gli edifici o gli specchi d’acqua. In quel momento, conoscendo Nasten’ka, il sognatore vive uno dei suoi primi affacci alla vita, scoprendo l’amore e la bellezza dell’essere ascoltati. Scopre di poter finalmente uscire dal suo guscio di felicità, per affrontare quella che è l’ambiguità della vita. Ci riuscirà?

«Addio» disse la volpe. «Ecco il mio segreto, è molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi».
Il piccolo principe, Antoine Saint-Exupéry

Il piccolo principe racchiude in un libro per bambini la bellezza propria della fantasia infantile, attraverso affermazioni come la precedente. Il concetto centrale del romanzo è che la ragione non riesce a cogliere l’essenza delle cose, le mal interpreta.
Essendo i bambini grandi sognatori, solamente attraverso la fantasia e i loro sentimenti è possibile cogliere la semplicità e la bellezza della vita.
Durante il racconto, è evidente come il piccolo principe venga a conoscere quella che è la realtà adulta e i suoi difetti attraverso i suoi viaggi nei pianeti: qui egli perderà il contatto con le cose significative, con la sua fantasia.
Nei pianeti conoscerà egocentrici, vanitosi, malinconici, materialisti, non pensanti, presuntuosi, ma infine arriverà alla terra, dove tutte queste personalità convivono.
Una volta atterrato in essa, conoscerà diversi elementi, quali il serpente (metafora della distruzione e della forza), il fiore (metafora di presunzione), l’eco, le rose (qui scoprirà che la sua rosa non è l’unica al mondo), la volpe, il ferroviere, il commerciante e più tardi il bambino.
Attraverso la volpe, il piccolo principe tornerà al suo pensiero infantile, scoprendo l‘importanza del valore dato alla rosa: essa non è una rosa comune, è amata, protetta, nutrita. Le qualità che la contraddistinguono sono essenziali e non visibili agli occhi.

A cura di Sofia Pau


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