La rubrica che dà voce al personale del Gramsci-Amaldi, intervistato dalla redazione.
Un’artista curiosa: intervista alla professoressa Cappella
Come articolo di questa settimana per la rubrica Voci di corridoio, è stata intervistata una figura iconica della nostra scuola, cioè la professoressa Barbara Cappella, insegnante di disegno e storia dell’arte che insegna sia al biennio sia al triennio. Con la sua allegria e il suo amore per l’arte, andiamo a scoprire le origini della sua grande passione e qualche aspetto del suo essere.
-Che materie insegna?
B.C.: “Disegno e storia dell’arte”.
-Da quanti anni insegna?
B.C.: “Da 25 anni. Anche se prima non ho insegnato all’interno della scuola”.
-Le è piaciuta sin da subito la materia che ora insegna?
B.C.: “Certo, non potrei vivere senza”.
-Com’è stato il suo primo giorno di lavoro?
B.C.: “Il primo giorno di lavoro a scuola è stato traumatico, perché l’ultimo lavoro che mi sarei immaginata di fare in vita mia è proprio l’insegnante, quindi è stato complicato. Appena laureata ho avuto un’esperienza di insegnamento e diciamo che non era la mia aspirazione, però comunque mi è piaciuto tanto”.
-Ha fatto altri lavori prima dell’insegnante?
B.C.: “Sì, assolutamente, ho fatto esperienze di tutti i tipi. Sono sempre stata una studentessa lavoratrice per cui da vendere qualsiasi tipo di prodotto, assistenze, corsi vari e marcati”.
-Come andava a scuola?
B.C.: “Andavo molto bene dal punto di vista dei voti, soprattutto nella scuola dell’obbligo, a differenza della disciplina nella quale ci sono stati vari problemi”.
-Com’era il suo rapporto con i compagni?
B.C.: “Fino ad un certo punto idilliaco poi quando ho cominciato a crescere, nel liceo, buono ma di convivenza. Il rapporto era molto chiuso e stretto, ma non per responsabilità mia penso, diciamo che si sono fatte delle scelte estreme”.
-Qual era la materia che le piaceva di meno?
B.C.: “Per questa domanda devo risalire alle elementari, quindi la geografia o più in generale, qualsiasi argomento di qualsiasi materia che mi facessero studiare a memoria”.
-Come si descriverebbe con degli aggettivi?
B.C.: “Eccentrica, in continua evoluzione, curiosa ed esploratrice”.
-Cosa fa nel tempo libero?
B.C.: “Io esploro appunto, compio qualsiasi attività che riguardi l’arte ed il mondo. Mi piace leggere, andare al cinema e al teatro. Un’attività che gradisco particolarmente è rimanere da sola in mezzo alla natura oppure oziare”.
-Quali sono le sue passioni?
B.C.: “Viaggiare, l’arte in tutte le sue forme, scoprire cose nuove e incontrare persone per un contatto e uno scambio profondo”.
-Una frase che le è rimasta impressa e che tiene a mente?
B.C.: “Le frasi in questione sono due, una è: è saggio colui che sa di non sapere, mentre l’altra è: siamo tutti utili ma nessuno è indispensabile. Queste due frasi iconiche rappresentano due aspetti che sono fondamentali per tenere a bada l’ego di una persona”.
Intervista a cura di Valentina Usai
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