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Come prevenire le alluvioni: uno studio che guarda al passato 

L’anno scorso avevamo parlato, in questa rubrica, di come possono avvenire le esondazioni e su come prevenirle; e se invece potessimo prevederle con largo anticipo?

Arriva da Vienna la scoperta più recente riguardo ai grandi disastri naturali che ogni anno colpiscono gravemente anche il nostro Paese: è possibile prevedere la portata della maggior parte delle alluvioni causate da grandi piene, e la chiave sta nel passato.

Le mega-alluvioni sono inondazioni che hanno una potenza distruttiva di gran lunga superiore alle altre avvenute in precedenza in una stessa località. Si tratta di fenomeni catastrofici, che causano enormi danni e spesso provocano molte vittime. Sono però anche molto rare, e questo le rende estremamente difficili da prevedere. 

Per cercare una soluzione a ciò, è stato fatto uno studio innovativo, pubblicato su Nature Geoscience e supportato anche da alcuni atenei italiani (come l’Università di Bologna e l’Università Federico II a Napoli), dove vengono esaminate 510 alluvioni catastrofiche avvenute in tutta Europa tra il 1800 e 2021; si è giunti alla conclusione che sarebbe stato possibile prevedere almeno il 95,5% di esse. Da questi dati è infatti emerso che regioni anche distanti tra loro, ma che possiedono le stesse caratteristiche idrogeologiche, producono eventi eccezionali simili. 

Basandosi dunque su questa comparazione, ci si può preparare a quelli futuri, spiega Alberto Molinari, uno dei professori autori dello studio. Egli sottolinea anche l’importanza di avere sempre uno sguardo attento a ciò che succede nel resto d’Europa e della collaborazione tra Stati per prevenire catastrofi ambientali come queste: “Per arrivare a questo risultato, è fondamentale guardare oltre la semplice valutazione nazionale del rischio alluvione e condividere le informazioni relative a questi fenomeni a livello continentale e globale”.

A cura di Laura Murroni


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