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Viaggiare alla velocità del suono: il progetto Hyperloop
È davvero possibile partire da Taranto e arrivare in Europa in poche ore? E attraversare la tratta che separa Milano e Roma in soli 45 minuti? Al momento no, ma tra poco potrebbe diventarlo. Secondo quanto dice Gabriele “Bibop” Gresta, l’amministratore Delegato di Hyperloop Italia, potrebbe essere proprio l’Italia la prima a realizzare un simile progetto, nonostante la complessità del suo territorio.
Si tratta del progetto di Hyperloop di cui si è iniziato a parlare già da qualche anno. Esso consiste in un mezzo di trasporto che viaggia alla velocità del suono, quindi a oltre 1000 km/h: una velocità mai vista per un mezzo di trasporto via terra. Questo treno, costituito da una capsula di alluminio, viaggerebbe all’interno di tunnel in modo rapidissimo e rivoluzionerebbe il modo di viaggiare. Il funzionamento si basa sulla capacità di creare un vacuum all’interno di tubi sopraelevati a bassa pressione, attraverso un sistema di levitazione magnetica – senza quindi l’attrito del treno.
Per tutte queste sue caratteristiche, compreso il basso impatto ambientale, si propone come avversario dell’aereo, pronto a poterlo sostituire nel momento in cui la sua realizzazione sarà completata.
In diverse parti del mondo si sta iniziando ad agire per far sì che la realizzazione venga messa in atto il prima possibile; ma allora perché si crede che proprio l’Italia, un paese con note difficoltà nel terminare opere complesse, possa essere il primo paese a costruire un sistema hyperloop completamente operativo? Bibop dichiara: “In Italia, nella fase di costruzione delle ferrovie e dei tracciati autostradali, esiste uno spazio compreso tra i 20 e i 60 metri che non è utilizzabile. Un “corridoio relitto”, cosiddetto, che non ha alcuna utilità, ma che si estende per circa 12.000 chilometri complessivi in Italia: uno spazio che si vuole colmare con la costruzione di hyperloop“.
Il Veneto si propone in questo senso come colonna portante del progetto, in quanto nel territorio è presente un “corridoio per l’Europa”. L’obiettivo è di avere già qualcosa di pronto per le Olimpiadi invernali del 2026 e si pensa di avere una rete hyperloop pronta per il 2028 o 2029.
Questo progetto rappresenta una vera e propria svolta nell’ambito dei trasporti, in grado di cambiare la nostra idea di tempo e spazio.
A cura di Laura Coghe
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