Sister Act e il sequel Sister Act 2 sono film che hanno fatto la storia degli anni ’90, con Whoopi Goldberg protagonista; ma, in questo articolo, non tratteremo dei film e della loro trama, bensì dell’elemento che maggiormente li caratterizza: il gospel. Infatti, quest’anno la scuola ha proposto tra i vari corsi PON, un corso di coro gospel che ha riscosso un successo inatteso.

Sabato 20 maggio, tra le ore 16 e le 17, si è tenuta, nell’Aula Magna del nostro istituto, la rappresentazione finale del corso PON di 30 ore di coro gospel; questo corso è stato gestito e curato dalla prof.ssa Claudia Basciu e da Nadia Fois, docente e direttrice, da ben 30 anni, del coro polifonico di gospel a Portoscuso.

Al corso hanno partecipato 20 iscritti, di cui 18 ragazze e 2 ragazzi,  provenienti da ogni indirizzo della scuola, dalle classi seconde alle quarte; tutti si sono cimentati non solo come coro a una o due voci ma anche come solisti, dando il meglio di sé (malgrado il poco tempo a disposizione). Fino all’ultimo, le prove sono state intense e faticose perché hanno richiesto molto impegno nel regolare l’audio e nel rifinire le coreografie e i brani da cantare.

Uno dei momenti più emozionanti si è avuto quando sono entrati gli spettatori: ben 150 le persone presenti, tra amici, parenti, docenti e personale scolastico, incuriositi dal corso. Dopo una breve presentazione iniziale sulla storia del gospel da parte delle insegnanti, si è proceduto l’esibizione: i brani cantati sono stati ben undici, secondo quest’ordine: “Amazing Grace”, “Down by the Riverside”, “Oh Freedom”, “Oh When the Saint”, “Go down Moses”, “I Will follow Him” (presa da Sister Act), “Swing Low, Sweet Chariot”, “Joshua fit the Battle”, “You Raise me Up”, “Amen” e “Joyful Joyful” (presa da Sister Act 2).

Eccezion fatta per “Amazing Grace”, cantata a cappella, tutte le canzoni erano accompagnate da una base musicale e da un video che  riassumeva il percorso che ha portato all’esibizione; tranne che un leggero problema di microfoni all’inizio, nessun intoppo spiacevole ha intaccato l’animo e lo spirito dei coristi, che hanno mostrato, oltre a doti canore nascoste, anche competenza nel ballo, in occasione di una piccola coreografia nella parte rap di “Joyful Joyful”.

L’entusiasmo e il gradimento da parte del pubblico sono stati sorprendenti: tra applausi, battiti di mani, occhi lucidi e centinaia di telefoni che riprendevano, l’esibizione ha conseguito un successo che è andato oltre le aspettative. A conclusione della serata, sono stati regalati due mazzi di fiori alle docenti, come segno di ringraziamento da parte dei ragazzi.

Il successo è stato talmente grande che in tanti hanno chiesto il bis della performance;  a tal proposito, anticipiamo che un bis “in formato ridotto” verrà proposto poco prima della fine delle lezioni. E chissà se l’anno prossimo avremo un sequel…

A cura di Francesco Contu