La rubrica dedicata ai campioni del Gramsci-Amaldi.


Ginnastica artistica, che passione! L’intervista ad Aurora e Roberta Locci

Avete mai provato l’emozione di condividere una passione con vostro fratello o sorella? Se sì, vi riconoscete nelle parole di Aurora e Roberta Locci che condividono con la stessa passione: la ginnastica artistica. Aurora, alunna della 3°A dello Scientifico, pratica questo sport da 13 anni, mentre Roberta, oramai studentessa universitaria di scienze motorie, ex alunna dello Sportivo, lo pratica da 16. Di seguito le loro parole in una breve intervista che abbiamo realizzato per la rubrica Fuori-Classe.

Che emozioni provi quando pratichi il tuo sport?
A: “Felicità, spensieratezza e un po’ di pressione“.
R: “Spensieratezza“.

Cambieresti mai il tuo sport? Perché?
A e R: “No, perché facendolo fin da bambina non riuscirei a cambiarlo”.

Cosa ti appassiona di più del tuo sport?
A e R: “Poter visitare il mondo facendo competizioni”.

Consiglieresti questo sport ai ragazzi? Perché?
A e R: “Sì perché, secondo noi, è uno degli sport più completi“.

Continueresti la tua carriera sportiva facendola diventare un lavoro?
A: “Sì, perché quando il lavoro coincide con la propria passione si prova una sensazione unica“.
R: “Sì, sto già iniziando a renderlo un lavoro, ma non come ginnasta, bensì come allenatrice, perché mi piace trasmettere ciò che ho imparato negli anni ad altre persone“.

Che sensazione provi dopo aver vinto una gara, sia a livello nazionale sia a livello regionale?
A: “Quando vinco provo felicità e soddisfazione, anche quando commetto qualche errore“.
R: “Quando vinco una gara nonostante abbia commesso qualche errore di troppo, ci rimango male e penso a quello che dovrò fare in palestra per migliorare. Se vinco perché ho dato il massimo delle mie possibilità, mi sento soddisfatta“.

Hai qualche rituale prima delle gare?
A: “Sì. Le mie compagne devono schiaffeggiarmi le cosce, tirarmi le orecchie e infine io devo battere le mani con la mia insegnante tre volte“.
R: “Guardo il campo gara e, semplicemente, studio le posizioni degli attrezzi per capire da dove devo partire“.

Intervista a cura di Chiara Contu


Leggi la puntata precedente di Fuori-Classe:

“Debate: parlano i nostri speaker”