Vi siete mai chiesti cosa c’è al di là delle terre, delle usanze che conoscete e con cui avete a che fare ogni giorno? Ogni sabato preparatevi a scoprire tante curiosità e storie affascinanti sulla terra e i suoi popoli, per viaggiare con noi intorno al mondo.
Attraversare a piedi due continenti: è davvero possibile?
Non più i ben noti 80, bensì 187: sono i giorni necessari a percorrere la strada pedonale più lunga del mondo. Lunga 22.387 km, attraversa 6 fusi orari e 17 Paesi tra Africa e Asia, transitando per un breve tratto in terra europea; per passare da un capo all’altro si impiegano ben 4.492 ore, tutto questo ovviamente camminando senza sosta!
Si parte da Città del Capo, in Sudafrica, per poi raggiungere Magadan, cittadina nell’estremo oriente russo, attraversando la parte orientale del continente africano, oltrepassando poi Medio Oriente, Turchia e Georgia e infine percorrendo da ovest a est la Russia, fino a raggiungere la Siberia, in una zona che si affaccia sul Mare di Okhotsk. Tutto questo senza aerei o traghetti: l’itinerario è percorribile interamente a piedi, grazie alla presenza di numerosi ponti e passaggi disposti secondo necessità lungo il cammino.
Eppure, nonostante i numerosi appassionati di lunghi cammini, che affrontano i ben noti Cammino di Santiago o l’Appalachian Trail, nessuno si è mai cimentato in questa impresa che ha dell’impossibile.
Come afferma Jeffrey Weinstein, supervisore delle operazioni mediche presso Global Rescue, azienda che fornisce supporto sanitario ai viaggiatori, “c’è una grande differenza tra qualcosa che è fattibile e qualcosa che è realizzabile”, proprio per la presenza di innumerevoli difficoltà e fattori che rendono difficilmente percorribile questo viaggio. Per prima cosa, abbiamo senz’ombra di dubbio il dislivello di 123.000 metri, che, come sottolineano gli esperti di Global Rescue, corrisponde a salire e scendere dall’Everest 13 volte. Dobbiamo poi tenere in considerazione le condizioni climatiche, soggette a variazioni molto forti dal momento che si passa dal caldo del Sahara alla Siberia, con le sue nevi, ghiacci e temperature sotto lo zero: è necessario possedere un equipaggiamento vastissimo, difficile da procurare e da portare con sé anche per il viaggiatore più attrezzato ed esperto; pensiamo ad esempio alle scarpe adatte, che andrebbero sostituite dopo un certo numero di chilometri, oppure alla vasta quantità di attrezzatura che appesantisce il corpo e rende costante il rischio di essere derubati lungo la strada.
Una meticolosa pianificazione degli aspetti burocratici del viaggio, poi, è di fondamentale importanza, dal momento che è impossibile attraversare un confine nazionale senza avere i documenti adatti, tra cui il passaporto, e che molti Paesi richiedono requisiti specifici per ottenere il visto, come il non avere precedentemente viaggiato in determinati Stati, che possono essere quelli presenti sul percorso. Insomma, non si può davvero lasciare niente al caso in questo tipo di programmazione: non dimentichiamo per esempio i vari certificati di vaccinazione, necessari o consigliati per entrare in molti Stati africani.
Durante questo viaggio ci troveremmo a contatto inoltre con centinaia di specie appartenenti a varie zone climatiche, passando dalle zebre agli orsi bianchi; molti di loro sono però decisamente temibili, come quelli che abitano la foresta pluviale, ed è necessario essere ben equipaggiati per fronteggiare queste minacce.
Infine, questo percorso attraversa zone attualmente in guerra o con instabilità politica, come la Siria o il Sud Sudan, con grande rischio per i viaggiatori, che vedono la loro incolumità messa fortemente a repentaglio.
Di conseguenza, pur continuando a sognare paesaggi mozzafiato e culture e popolazioni uniche, per ora sarebbe meglio concentrarsi su altri lunghi ed appassionanti cammini intorno al mondo, che aspettano solo di essere esplorati… anche se, chissà, magari un giorno qualcuno potrebbe trasformare quest’impresa, al momento inattuabile, in realtà.
a cura di Laura Murroni
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